Ex antiquis nova“: è questo il titolo scelto per il seminario di presentazione dei risultati del lungo progetto di ricerca e formazione sul giacimento archivistico della città di Melfi, che si terrà venerdì 12 aprile 2013, alle ore 17, presso il Centro Culturale “Francesco Saverio Nitti” di vico San Pietro, nel cuore storico della città federiciana.

L’evento conclude un corso di alta formazione che si è tenuto da marzo 2012 ad aprile 2013, su iniziativa della Philoikos, in associazione con l’università LIUC di Castellanza, la Compagnia de la Terra Nova, l’Archivio di Stato di Potenza e il Comune di Melfi.

Nel corso dell’evento saranno presentate per la prima volta le immagini 54 pergamene inedite che costituiscono il fondo diplomatico medievale della città, oggi custodite nell’Archivio Segreto Vaticano.

Per oltre un anno, quindici studenti laureati o laureandi in discipline che vanno dalla valorizzazione dei beni culturali al design, dal giornalismo e comunicazione all’economia aziendale, si sono confrontati con il patrimonio archivistico di Melfi – uno dei più cospicui e importanti della Basilicata – attraverso l’introduzione di tecnologie informatiche per la tutela, classificazione e successiva divulgazione multimediale dei documenti. Si tratta di un vero e proprio “giacimento” culturale che, al pari di risorse naturali come l’acqua o il petrolio, merita di essere esplorato, compreso e valorizzato. Per questo gli studenti hanno frequentato circa 600 ore d’aula con docenti universitari ed esperti provenienti da tutta Italia e hanno effettuato diverse visite didattiche in Lombardia, prima di dedicarsi a tempo pieno agli stage presso gli istituti di conservazione e al laboratorio finale.

L’iniziativa aspira a essere il primo passo verso la sistemazione organica del patrimonio archivistico della città di Melfi in un’unica piattaforma digitale, attraverso la formazione sul territorio delle necessarie figure professionali e la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica.

Il seminario intende condividere con la comunità il percorso intrapreso e fare il punto sui risultati raggiunti, aprendo la discussione sui possibili scenari futuri. Per questo, nel corso della giornata saranno brevemente presentati gli esiti dei primi due lavori di ricerca, sviluppati in collaborazione con l’Archivio di Stato di Potenza e coordinati dal suo direttore, Valeria Verrastro.

Il primo contributo ripercorre la storia della diocesi di Melfi dal Medioevo all’età moderna, a partire dal fondo diplomatico medievale che si trova oggi custodito presso l’Archivio Segreto Vaticano. Si tratta di un complesso di pergamene molto antico, parzialmente inedito nei contenuti e totalmente inedito nelle immagini, che saranno mostrate per la prima volta nel corso del seminario. Il lavoro svolto rappresenta un ottimo esempio di valorizzazione e di diffusione della conoscenza di un patrimonio culturale difficilmente accessibile, quale è la documentazione di età medievale.

Il secondo lavoro di ricerca riguarda i registri di Stato Civile, studiati per un arco cronologico che va dal 1830 al 1860: un periodo che fu segnato da eventi di particolare drammaticità per il territorio di Melfi, come il terremoto del 14 agosto 1851 e le varie epidemie che causarono picchi nella già alta mortalità. La puntuale registrazione dei dati emergenti dai registri di nascita e di morte, ad esempio, ha consentito di evidenziare aspetti ancora poco indagati della storia sociale e demografica della città di Melfi, come il problema degli esposti e l’elevatissimo tasso della mortalità neonatale.

Tutto il materiale di ricerca e l’accesso alle banche dati sarà reso disponibile via internet, nella prospettiva di un portale cittadino della cultura da mettere a disposizione della comunità.

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