Controllato speciale: Nitti antifascista 

Un'inedita mostra documentaria racconta la sorveglianza fascista sull'attività dello statista lucano negli anni dell'esilio

 

Essere un intellettuale a tutto tondo, guardare al modello americano e volere un'Europa egualitaria ma di pace, significa essere nemico del regime, oltre che un pericolo per la reputazione internazionale dell'Italia fascista.

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Per questo Nitti deve essere oscurato e, possibilmente, eliminato dallo scacchiere politico nazionale e internazionale: l'ex Presidente del Consiglio deve tacere.

La realizzazione di tale censura è il soggetto della mostra documentaria "Nitti antifascista". Una trama che imbastisce l'itinerario del visitatore lungo i documenti del Ministero dell'Interno, tratti dal sub-fondo del Casellario giudiziario, conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato.

La mostra si inaugura il 20 aprile, presso la sala multimediale del Centro culturale Nitti.

Dalle due buste del Casellario giudiziario, circa 600 documenti tra rapporti, dossiers, telespressi e informazioni riservate sull'attività antifascista dell'indagato F. S. Nitti, sono stati selezionati circa 90 elementi documentari disposti su 13 pannelli tematici: dall'assalto squadrista alla residenza romana, fattore decisivo per l'espatrio dell'ex Presidente del Consiglio, fino al ritorno in Italia, passando per la fase parigina, in cui il salotto nittiano divenne l'epicentro dell'antifascismo e della discussione politica internazionale. Il soggiorno parigino di Nitti fu speso per trovare finanziamenti per i movimenti antifascisti, come Giustizia e Libertà.

La mostra copre un ventennio della vita intellettuale, politica ed economica di un'Italia che vuole riappropriarsi della libertà e della democrazia, dal 1924, anno in cui Nitti comincia il suo esilio, fino al 1943, quando il politico lucano viene catturato dalla Gestapo e portato in Tirolo.

L'evento rientra in un cartellone dedicato al 25 aprile dall'Associazione Nitti. La cura e l'organizzazione della mostra è di cinque stagisti del master per "Esperti in digitalizzazione e comunicazione multimediale del patrimonio archivistico".